La Brianza
Ultima modifica 4 aprile 2023
Dalle sue colline, volgendosi a meridione, Stendhal coglieva una vista esemplare della Lombardia con "il dono della sua verzura e delle sue ricchezze, un orizzonte senza confini, dove l'occhio si perde".
Verde e ricchezza, notazioni del tutto attuali. I limiti geografici, non certissimi, individuano un territorio a nord di Milano, tra il fiume Lambro o il Seveso a ovest e l'Adda a est, il termine del lago di Como a nord, e a sud, digradando, le ultime ondulazioni del terreno si perdono nella pianura.
Oltre un milione di abitanti (la densità è di 1178 persone per km2, contro i 189 della media nazionale), industrializzazione diffusa, notevole prosperità, intensa urbanizzazione. Quello della Brianza contadina, coi gelsi che si allineavano in ogni campo, la faticosa coltura del baco da seta in ogni cascina e le donne che andavano a lavorare in filanda, è un quadro del passato, durato fino ai primi decenni del secolo scorso, ma quelle antiche e suggestive immagini non sono del tutto cancellate.
Il paesaggio è garbato, vario, con le conche dei piccoli laghi di Alserio, Pusiano e Annone a nord; le colline più alte, come San Genesio e Montevecchia, che sempre emersero sopra il ghiacciaio dell'Adda, modellatore del terreno; l'alta pianura inclinata con ameni episodi nei solchi scavati dai fiumi. Singolari e cospicui, i beni artistici sono un libro di storia locale, come certe architetture romaniche (Agliate e Civate per esempio), le testimonianze longobarde di Monza e, soprattutto, le ville barocche, tardo-barocche , neoclassiche delle quali, tra '600 e '800, la nobiltà milanese disseminò i luoghi, cui la invitava la salubrità dell'aria e il cielo limpido sopra poggi alberati e monti lontani.
(Fonti storiche e bibliografiche: "Documenti" citati nel testo / "Veduggio-Storia della Parrocchia" / E.Mattavelli / 1993 / "Cronaca di Veduggio" / A.Benini / 1985)